Negli ultimi due giorni sono uscite un paio di notizie sulla birra artigianale che, oltre a far ben sperare, indicano che la direzione è quella giusta per cercare di arginare la crisi del settore.
Cominciamo dal Decreto Ristori convertito in legge il 18 dicembre. Grazie all’opera dell’on. Chiara Gagnarli, il testo contiene l’impegno a valutare l’opportunità – non in questo, ma negli interventi futuri – di un sostegno ai birrifici artigianali legato all’emergenza COVID-19. Il testo del decreto dice “interventi specifici a favore della birra artigianale”. Un passo avanti nella giusta direzione se si considera che fino adesso i piccoli birrifici erano rimasti sempre ignorati. Tuttavia la strada da percorrere è ancora lunga.
Da qui la necessità di un codice ATECO specifico per i microbirrifici, anch’essa compresa nell’impegno. Gli aiuti dello Stato per l’emergenza coronavirus sono basati sui codici ATECO delle aziende, il decreto legge precedente aveva aperto alla possibilità di aumentare i codici delle attività economiche da inserire nei piani di aiuti, attivando immediatamente Unionbirrai.
Tuttavia c’è la necessità pressante di un codice ATECO specifico per i birrifici artigianali. Adesso, infatti, i microbirrifici condividono il codice con le industrie che hanno tutt’altre esigenze e, nello specifico, stanno attraversando un momento completamente diverso rispetto ai piccoli produttori di birra.
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